Si sa: il periodo di Carnevale è un periodo di eccessi! In passato, infatti, era usanza consumare i cibi più prelibati proprio in questi giorni per prepararsi al periodo di astinenza della Quaresima, che comincia con il Mercoledì delle Ceneri. L’ultimo giorno del Carnevale, infatti, si chiama Martedì Grasso proprio perché era l’ultimo giorno in cui tutto era concesso!
Oggi, il Carnevale ha un po’ perso quest’accezione religiosa, ma la festa è tra le più amate dai golosi. Oltre alle maschere, infatti, ciò che caratterizza questa festa sono senza dubbio i dolci. Eccone una rapida carrellata, con qualche consiglio per abbinarli al vino.
Le chiacchiere

Frappe, cenci, bugie, frappole, galani, frittole, crostoli… Chiamatele come volete, ma le chiacchiere rimangono comunque le regine indiscusse del Carnevale. Provatele con un vino dolce passito, come un Torcolato, un Recioto di Soave, un Moscato di Noto o un Marsala.
Le castagnole

Che siano vuote o ripiene di crema, le castagnole – chiamate anche zeppole, tortelli, favette e strufoli di Carnevale – si abbinano bene a vini dolci come Moscato d’Asti, Malvasia e Brachetto d’Acqui. Potete anche provarle con un Marsala, un Passito di Pantelleria o un Vin Santo. Per le castagnole senza ripieno, va bene anche un Aleatico Passito dell’Elba.
Le frittelle

Le frittelle sono il dolce di Carnevale tipico del Veneto, dove vengono chiamate fritole. Anche in questo caso, un intenso e fruttato Brachetto d’Acqui sembra essere un’ottima scelta, come anche un Recioto di Gambellara.
La cicerchiata abruzzese

Molto simile agli strufoli napoletani, la cicerchiata è un dolce tipico dell’Abruzzo a cui si abbinano bene il Vin Santo Toscano, il Marsala e il Passito di Pantelleria. Una buona alternativa può essere anche quella di abbinare questo dolce al vin brulé.
Il consiglio in più: poiché la maggior parte di questi dolci sono fritti, non sottovalutate l’idea di abbinarli a delle bollicine!